RACCONTO

Manifestazione di Loreto 2003
di Davide Tamagnini

Esiste un luogo, nelle Marche, dove il volo, le sue tradizioni e la cultura ad esso legata é vicino alla gente, tutta, anche quella che non volerebbe mai. Questo luogo é Loreto, una bellissima cittadina prospicente l'Adriatico ove ha sede il Santuario dell'omonima Madonna, protettrice degli aviatori. Qui é normale trovare cartoline ricordo con l'immagine della basilica sorvolata dalle Frecce Tricolori, con le loro scenografiche scie di fumo, così come é normale che un C130 sorvoli la piazza del paese sfiorando il campanile il giorno della festa locale.
Quest'anno il programma era di tre giorni ed ha allacciato molti aspetti del volo, dagli aquiloni, alle mongolfiere, agli ULM, ai velivoli AG, con l'inaugurazione di un museo dell'aviazione ed il contributo dei militari con il C130. Grazie all'instancabile lavoro di Stefano, anche noi paramotoristi abbiamo dato il nostro bel contributo, in barba ad una meteo non proprio ottimale... Ma andiamo per ordine.
Naturalmente la mattina di domenica i primi ad arrivare sono i più lontani, cioé io ed il mio amico Vito di Reggio Emilia! Accompagnati da Stefano raggiungiamo il campo che sarà la nostra base di partenza, dove troviamo un paio di amici e il pilota del delta che porterà in volo il fotografo incaricato di immortalarci nei cieli di Loreto.
Si tratta di una bellissima aviosuperficie, con tanto di ristorante, a nord/ovest di Loreto, purtroppo momentaneamente chiusa per problemi burocratici... Ma oggi si animerà di vita nuova, eccome! Infatti altri amici arrivano, alcune facce si sono già viste, altre no, ma anche quelle presto diventano famigliari, grazie alla comune passione per il volo che abbatte differenze d'età, cultura, zona geografica. Qualcuno si fa un giretto per conto suo per sgranchire i cordini, altri mettono a punto i motori, altri si perdono in chiacchiere, mentre il gruppo cresce e presto si forma una bella squadra: alla fine siamo in sedici piloti, tra cui Raffaele da Caserta, Sandro da Gualdo (Umbria), alcuni da Ascoli Piceno, altri da Marotta, tre dall'Emilia, e così via; quasi tutti con parecchi anni di volo sulle spalle, sia libero che a motore, il che si é rivelato prezioso per la buona riuscita del volo viste le condizioni quasi proibitive.
In effetti la giornata si é presto rivelata molto instabile, con strade di cumuli già alle dieci di mattina, vento e turbolenza. Durante il briefing Stefano ci spiega cosa dobbiamo fare: due formazioni a "v", di circa sette vele ciascuna, che devono avvicinarsi alla città, sorvolare la basilica, per poi rompersi, stazionare in due zone diverse del paese per una mezz'oretta, e rientrare. Ci si dividono i compiti e ci si accorda sulle modalità, e finalmente ci si prepara per il volo! Sembra la partenza di una gara di "race", ci si prepara tutti contemporaneamente, sfruttando la pista ed il campo limitrofo, mentre il delta col fotografo ci sorvola in attesa. Bellissimo vedere tutte quelle vele stese, i piloti indaffarati a prepararsi, chi si infila la tuta, chi armeggia con l'avviamento a strappo, chi impreca contro il vento che cambia, chi abortisce il decollo... E ogni tanto "BRRROOOAAARRR!!", un pilota stacca e guadagna rapidamente quota, mentre il ronzio delle eliche in volo a poco a poco si fa sinfonico, e le vele colorano il cielo azzurro cosparso di cumuli.
Finalmente decollo anch'io, individuo subito Stefano con la vela rossa e il suo casco cromo, e mi affianco piano piano, é lui il mio "capopattuglia". Ma che fatica, accidenti! Tra ascendenze e discendenze si balla che é una meraviglia, procedendo verso Loreto vedo la vela di Stefano che sale e scende davanti a me, o forse sono io a salire e scendere, anche mantenere la direzione non é facile... Comunque teniamo duro e vedo che altri due piloti si sono aggregati, una piccola formazione a quattro, quello di fianco a me ogni tanto ondeggia mostrandomi il suo estradosso blu, ma certo non lo fa di proposito... Gli altri sembrano rinunciare alla formazione ed arrivano alla spicciolata. Improvvisamente Stefano precipita cento metri più in basso, non capisco come mai si sia abbassato così, proprio in vista di Loreto... Mi dirà poi che non fu una cosa voluta, ma una discendenza, mentre io a cinquanta metri di distanza non avvertii nulla! Sul momento sono indeciso se seguirlo o meno, visto che é il capoformazione, ma poi lo vedo che rimonta piano piano e lo aspetto... Ma dov'é finito il delta?
Insomma questa traballante pattuglia, lentamente, lottando contro vento contrario e turbolenza, si avvicina al paese, arroccato su di una collina, a pochi chilometri dal mare. E' allora che mi accorgo di una insolita propaggine nuvolosa, sotto quel congesto sul mare... Sembra quasi... Mannò, é impossibile... Eppure, cavolo, é proprio una tromba marina.  ..Una TROMBA MARINA??? Ma é SPAVENTOSO!!!  Una tromba d'aria a non più di dieci chilometri da me! Mi viene l'istinto di virare immediatamente, ma oramai siamo quasi sulla città, si vede una sfilza di gente che ci osserva da una balconata naturale accanto alle mura, procediamo...
Sorvoliamo la piazza centrale, il Santuario, le strade e i parcheggi, i giardini con i loro lampioni, tra una botta e l'altra di termica, e finalmente quello che rimaneva della formazione si apre per fare ritorno all'aviosuperficie (visto che di rimanere lì nessuno ha più intenzione). Mi sbraccio per indicare a Stefano la tromba marina e quello la osserva per un pò, poi vira deciso verso nord/ovest. Lo seguo e subito incrociamo molte vele sopraggiunte nel frattempo. Da terra (ma anche in volo!) dev'essere stato un bello spettacolo. Incrocio anche Vito che arriva alto, lui é l'unico ad avere poca esperienza di volo, meno di un anno e solamente in paramotore, perciò gli faccio cenno di seguirmi in atterraggio e lui si accoda volentieri.
In mezzo alla pista Stefano ha segnato un centro con il gesso, da tentare a motore spento, ma anche a motore spento non é facile scendere... Anzi, sottovento agli hangar, parecchie vele si divertiranno a galleggiare per un pò, prima di atterrare. Io cerco di sfuggire alla termica, e quando ci riesco, mi faccio sorprendere dal forte vento che mi deposita a parecchi metri dal bersaglio, ma poco importa, di certo oggi saranno in pochi a fare centro!
La squadriglia si ricompone piano piano a terra, dove aumentano proporzionalmente i commenti e le chiacchiere; e chi ha preso una botta qui, e chi ne ha presa una là, e hai visto la tromba d'aria, e anche il delta é scappato... La mia impressione comunque, é che in quel momento fossimo tutti molto contenti, per nulla tesi o contrariati per il volo breve e la meteo avversa, anzi soddisfatti per aver compiuto nonostante tutto un buon lavoro, come ci confermerà poi il presidente dell'Associazione Arma Aeronautica di Loreto, offrendo alla gente del paese un bello spettacolo (molte persone si sono messe persino ad applaudire!).
Insomma ci siamo divertiti. E quando ci si diverte, si sa, a coronare il divertimento non può esserci nulla di meglio di un buon pranzo in compagnia, pranzo offertoci dalla stessa associazione che ha organizzato il tutto, e dove i racconti di volo hanno fatto da contorno a fettuccine e arrosti. Mentre forti raffiche di vento ci confermavano che la giornata di volo era finita, si raccontava di chi ha sorvolato Bagdad, chi si é ficcato in un'onda con il delta ed ha superato i 5000 metri ma l'ossigeno non funzionava, chi ha trovato fantasmagoriche e inspiegabili ascendenze la mattina all'alba, chi ha provato questo o quel motore, persino di chi ha ammaestrato una poiana, e via dicendo. Alla fine del pranzo il presidente dell'associazione aeronautica ci ha ringraziato e consegnato dei gadget ricordo ed una apprezzatissima candela con l'effige della famosa Madonna protettrice degli aviatori, che ciascuno di noi sono sicuro custodirà gelosamente, non si sa mai doverla accendere, un giorno, per grazia ricevuta...
I media locali ci hanno dato un ottimo risalto, da tv Centro Marche che ha mandato in onda un servizio la sera stessa, ai giornali.
Veramente un bell'appuntamento, quello di Loreto, da non perdere l'anno prossimo... Sperando in una meteo un pò più favorevole!

Buoni voli e felici atterraggi
Davide

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